Rischio di un nuovo conflitto nel mondo con Taiwan che è stata accerchiata da mezzi militari cinesi con una curiosa formazione a cuore.
Da Pechino annunciano la conclusione dell’esercitazione con la quale hanno schierato aerei da combattimento attorno al paese orientale, specificando: “Questo accerchiamento è un atto d’amore”.
La Spada congiunta 2024-B è servita da parte della Cina per mandare un segnale alla leadership di Taipei che si è resa protagonista di “atti separatisti delle forze indipendentiste“. Il portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinesi ha specificato come “l’indipendenza di Taiwan e la pace nello Stretto di Taiwan, che separa il territorio insulare dalla Cina continentale, sono di fatto due cose tra di loro incompatibili“.
Il Ministro della difesa di Taiwan ha specificato come sia stato rivelato di fatto un record, con 153 aerei militari cinesi attivi attorno all’isola in una situazione mai vista in precedenza in un singolo giorno. Nella schiera sono stati disposti oltre agli aerei da combattimento anche droni, navi da guerra e unità della Guardia Costiera come risposta legata alla provincia ribelle che aveva celebrato lo scorso 10 ottobre la Festa Nazionale. Durante l’evento si era tenuto un delicato discorso legato al presidente taiwanese William Lai.
Mezzi militari cinesi su Taiwan, cosa accade?
Ma cosa accade a Taiwan? I mezzi militari cinesi hanno circondato l’isola disponendosi a formare un cuore. La cifra degli aerei era attorno alle 125 unità ieri sera, aggiornata a oggi a 153. Di questi 28 hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, come riferisce la mappa che è stata pubblicata dal Ministero.
Tra gli altri mezzi scesi in campo, o meglio in mare, ci sono anche 14 navi da guerra della Marina cinese con un calo della stima di 17 diffusa nella giornata di ieri, oltre a 12 navi ufficiali.
Intanto arrivano tensioni dal Governo di Taiwan che non accetta questa rivendicazione sovrana della Cina e che lotta per ottenere la possibilità di decidere in maniera autonoma sul futuro. Il Premier Cho Jung-Tai, inoltre, ha specificato che “qualsiasi esercitazione senza preavviso avrebbe creato ulteriore tensione”. Tanto che è stata attirata l’attenzione di altri paesi pronti a domandarsi se stia davvero per scoppiare un conflitto che possa interessare loro.
Evidenza che arriva anche dal Giappone, il Governo di Tokyo ha infatti dimostrato seria preoccupazione per quanto accaduto, con l’idea che questo possa avere ripercussioni anche a livello internazionale. La Cina però non sembra pronta a mollare il passo, convinta della sua mossa e di una situazione che vuole tornare a controllare attivamente.