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Falso vino francese “grand cru” prodotto in Italia, 6 arresti tra Torino e Milano: rivenduto a 15mila euro a bottiglia

Blitz delle autorità internazionali in Italia: scoperta una rete che produceva e rivendeva falso vino francese di pregio.

Arrestati in Italia i falsari dei vini di pregio francesi. Nelle scorse ore nell’ambito di un’inchiesta portata avanti dalla gendarmerie nationale, 6 persone sono finite in manette. 14 in totale gli indagati per aver venduto vino falso anche per 15mila euro a bottiglia.

Falso vino francese “grand cru” prodotto in Italia, 6 arresti (EUROPOL FOTO) – NewNotizie.it

L’indagine ha coinvolto i carabinieri del Nas, la polizia federale svizzera (Police Federale Swiss), Europol ed Eurojust. Interessate anche le Procure di Digione, in Francia, e di Milano e Torino. Smantellata, insomma, una rete criminale che contraffaceva vini francesi a Denominazione di Origine Protetta (Dop) in Italia. Le false bottiglie di vino pregiato “grand cru”, ovvero la miglior produzione possibile in una determinata zona, veniva consegnato in aeroporto e quindi esportato in tutto il mondo.

Le perquisizioni sono state effettuate tra Torino e Milano. Sequestrati un’ingente quantità di bottiglie di vino solo nominalmente provenienti da diverse tenute grand cru, etichette per vino e prodotti in cera, ingredienti, macchinari per richiudere le bottiglie, beni di lusso e apparecchiature elettroniche per un valore di 1,4 milioni di euro, ed oltre 100mila euro in contanti e documenti. Un giro d’affari da centinaia di migliaia di euro quello scoperto dalle autorità internazionali. Come già accennato, a seconda dei mercati, una singola bottiglia poteva essere venduta anche a 15mila euro a collezionisti ed estimatori inconsapevoli.

Il modus operandi della rete criminale ha portato gli investigatori a stabilire un collegamento con una precedente indagine sostenuta da Europol. Anche in quel caso la contraffazione del vino era l’obiettivo degli investigatori. Gli accertamenti forensi condotti su quegli articoli hanno rivelato le tecniche utilizzate per contraffare il vino francese di alta qualità. L’inchiesta è stata chiusa nel 2015 con l’individuazione di un cittadino russo e due viticoltori italiani come responsabili.

Falso vino francese, le vecchie e le nuove bottiglie

Già allora, però, erano state riscontrate operazioni commerciali tra Italia e Svizzera. Il russo non solo è risultato collegato anche al blitz di oggi ma nel 2019 le bottiglie fatte sono ricominciate a circolare. Le indagini sono perciò ripartite. È stato quindi dimostrato che le vecchie bottiglie false venivano ancora vendute, con l’aggiunta di nuovi prodotti e nuove caratteristiche di sicurezza.

Europol ha supportato l’indagine sin dal 2021 (EUROPOL FOTO) – NewNotizie.it

Europol ha supportato l’indagine sin dal 2021, coordinando le attività operative, facilitando lo scambio di informazioni e fornendo supporto analitico. Ha inviato due esperti sul posto per effettuare un controllo incrociato delle informazioni operative con i database per fornire alle autorità nazionali ulteriori indizi investigativi. Eurojust ha supportato la collaborazione tra le autorità giudiziarie francesi e italiane

Francesco Ferrigno:
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