Ancora un incidente sul lavoro, un operaio è morto in Puglia: un idraulico è rimasto vittima dell’esplosione di un boiler.
L’operaio era a lavoro in una casa di campagna a Gallipoli, nel leccese, quando è esplosa una vasca di espansione sull’autoclave.
Fernando Coletta aveva 62 anni ed era originario di Racale. Stava eseguendo alcuni lavori sull’impianto di riscaldamento dell’acqua quando improvvisamente si è verificata la tragedia. L’uomo è quindi rimasto vittima dell’esplosione di un boiler. Sul posto dell’incidente sono arrivati i carabinieri della stazione di Alezio e gli operatori del 118. I soccorsi sono stati repentini, ma non c’è stato nulla da fare.
Al caso ora stanno indagando i carabinieri insieme agli ispettori dello Spesal, alla ricerca dei veri motivi che hanno portato all’esplosione. Si cerca di capire se, in qualche modo, la tragedia fosse evitabile e per verificare ogni tipo di responsabilità. Nei prossimi giorni tutto risulterà più chiaro anche agli occhi diretti degli inquirenti.
Morti sul lavoro in Italia, quali sono i numeri?
I numeri dei morti sul lavoro in Italia sono in repentina crescita, si parla infatti di 680 nei mesi tra gennaio e agosto del 2024 con una crescita del 3.5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando invece ne erano stati registrati 657.
Il caso dell’idraulico morto sul lavoro a Lecce riapre dunque un discorso che va avanti da molto tempo. Il 13 ottobre è stata la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro e proprio in occasione dell’evento ha parlato Sergio Mattarella.
Il presidente della Repubblica ha specificato:“L’Italia rivolge un pensiero alle persone che hanno perso la vita o subito infortuni e malattie a causa del proprio lavoro. Si tratta di un giorno di riflessione, rinnovato impegno e ricordo. La sicurezza sul lavoro è una priorità permanente per la nostra Repubblica. Ogni vita persa, ogni vita compromessa, chiama a un impegno corale per cercare di prevenire ulteriori perdite della salute e della dignità di chi lavora”.
Mattarella ha voluto aggiungere che il lavoro non deve, e non può, costituire un rischio per l’incolumità di chi lo affronta. L’Italia sta lavorando a misure ulteriori per cercare di salvaguardare la salute di chi ogni giorno affronta ore e ore di fatica per portare a casa lo stipendio. Il caso della morte dell’idraulico pugliese deve essere un monito per fare in modo che tali tragedie come queste non accadano mai più.