Udine, città blindatissima per il corteo pro-Palestina e la partita di calcio di Nations League Italia-Israele. Il racconto della serata.
Questa sera, lunedì 14 ottobre, alle 20:45 è attesa la partita di calcio Italia-Israele di Nations League. Nella stessa giornata, la manifestazione pro-Palestina: “Diamo un calcio all’apartheid, fuori Israele dalla Fifa”. Tensione altissima in tutta la città. Undicimila biglietti venduti: in città arrivano duecento poliziotti e centoventi carabinieri tra cinofili, Api e tiratori scelti.
I controlli in modalità antiterrorismo agli ingressi dello stadio Bluenergy di Udine sono serratissimi per il rischio che qualche manifestante possa compromettere l’andamento dell’attesissimo match. Spettatori e auto super controllati, con i militati presenti anche sul tetto dello stadio, mentre la zona è sorvolata da un elicottero della polizia. Le forze dell’ordine dispongono anche di mezzi blindati e dissuasori per impedire che i veicoli arrivino nell’area pedonale.
Nel tardo pomeriggio è cominciato il corteo partito da piazza della Repubblica e terminato in piazza XX Settembre. I manifestanti hanno sfilato con uno striscione che recitava “diamo un calcio all’apartheid, fuori Israele dalla Fifa”. Il corteo è autorizzato ed è organizzato dal Comitato pro Palestina di Udine, Comunità palestinese TVG e Veneto, Salaam Ragazzi dell’Olivo e Giovani palestinesi FVG. Tra le bandiere apparse, quelle della pace e dei Verdi, ma anche della Cgil.
“Un unico obiettivo, boicottare Israele”, è stato uno degli slogan del corteo. “Questa partita è una competizione internazionale che dà spazio a Israele per legittimarsi e nascondere i suoi crimini”, hanno dichiarato i manifestanti. “La pace verrà in Medio Oriente quando la vita di un bambino palestinese avrà lo stesso valore di quella di un bambino ebreo”, ha detto Amer Hasan, rappresentante della Comunità palestinese. Il corteo è stato accompagnato dalle forze dell’ordine.
Le scritte dei pro-Pal sui muri della Regione e del Comune di Udine
La manifestazione si è conclusa pacificamente, nonostante la tensione alta di questa mattina, quando sono apparse scritte con lo spray sui muri dei Palazzi istituzionali. “Comune di Udine complice del genocidio palestinese #banIsrael #nopatrocinio”. Un messaggio simile è apparso alla Regione. Come riporta il Messaggero Veneto, la Digos ha avviato un’indagine ed ha acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona per risalire ai responsabili.
Fuori dallo stadio intanto, i controlli sono su tifosi e veicoli sono cominciati dalle 17.30 circa con tutto il personale dello stadio, ai quali sono stati aggiunti per l’occasione altri 450 steward per controllare borse e oggetti personali. Nonostante l’allerta, fuori dallo stadio si respira aria di festa, con moltissimi bambini che assisteranno alla partita insieme con i genitori.
Alcune zone circostanti al Bluenergy sono chiuse al traffico. “Per i quasi 50 uomini impegnati del comando di polizia municipale sono state previste tutte le dotazioni di sicurezza necessarie”, ha spiegato l’assessora alla Polizia Locale Rosi Toffano, auspicando che “tutto si svolga senza complicazioni per la sicurezza della città”.
“Sono contento di tornare a Udine”, ha dichiarato ieri l’allenatore della Nazionale italiana Luciano Spalletti. “Molti israeliani sono contro la guerra, giochiamo per convincerne altri”, ha aggiunto, “spero che si raggiunga presto la pace”.