Ennesima aggressione ai danni di alcuni operatori sanitari: a Vallo della Lucania gli Oss sono stati presi a martellate.
L’episodio è stato definito come un atto di inaudita violenza e solo per miracolo i protagonisti sono riusciti a sopravvivere.
A essere colpiti sono stati due operatori del 118, una 30enne che da due anni lavora come infermiera nell’equipe della Misericordia e l’autista del mezzo. A portare a termine questo atto di violenza è stato un pregiudicato che ha perso la testa quando gli operatori sanitari erano arrivati a casa sua per un soccorso. Testimoni dell’aggressione sono stati i figli dell’uomo.
L’autista ha riportato alcune gravi ferite alla testa, ma è riuscito a salvare la situazione conducendo l’ambulanza fino all’ospedale. L’infermiera invece è riuscita a fuggire nonostante una brutta caduta a terra. Le conseguenze sono anche dal punto di vista psicologico con l’autista che al Tg1 ha specificato: “Sono in uno stato psicologico davvero devastante, pensavo che sarei morto. Ora sto pensando, sinceramente, di lasciare il lavoro”.
Diversi Enti hanno mostrato grande solidarietà nei confronti dei feriti dell’aggressione, sperando che atti come questi possano non accadere più.
Violenza a Vallo della Lucania, aggrediti due operatori sanitari
In merito all’episodio di Vallo della Lucania è intervento il segretario generale Antonio Capezzuto che si è espresso a nome della Cgil di Salerno, lasciando trasparire estrema solidarietà e vicinanza agli aggrediti.
Capezzuto ha scritto in una nota: “Solo per miracolo sono riuscito a sopravvivere a questo atto di inaudita violenza. Recentemente, presso la Prefettura di Salerno, c’è stato un incontro per discutere problematiche legate alla violenza in sanità e sono state proposte soluzioni per cercare di arginare quello che è un preoccupante fenomeno. Tuttavia, gli eventi di Vallo della Lucania dimostrano che c’è ancora molto da fare“.
Si lascia andare a una promessa il segretario generale della Cgil di Salerno: “Continueremo a batterci per la tutela dei diritti e della sicurezza dei lavoratori del settore sanitario. È fondamentale che le istituzioni mettano in atto tutte le misure necessarie per proteggere chi opera nelle ambulanze e negli ospedali, garantendo loro un ambiente di lavoro dignitoso e soprattutto sicuro”.
L’invito ai cittadini è quello di unirsi in una vera e propria battaglia di civiltà per fare in modo che episodi come questo non si ripetano. Capezzuto si è detto anche pronto alla mobilitazione per trovare una soluzione a una vicenda già abbastanza delicata.