Oggi si celebra la 74esima Giornata nazionale per le vittime del lavoro organizzata in Campidoglio voluta dall’Anmil.
“La sicurezza è una questione di dignità umana ed una priorità permanente per la Repubblica italiana”. A parlare è il presidente della Repubblica in occasione della 74esima Giornata nazionale per le vittime del lavoro organizzata in Campidoglio.
La Giornata è fortemente voluta dall’Anmil, l’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. Un’occasione quanto mai importante dati i troppi incidenti anche mortali avvenuti negli ultimi anni in Italia. Un’incidenza altissima che ha portato più volte le sigle sindacali a parlare di una vera e propria “epidemia”.
Secondo le statistiche dell’Inail, nel periodo gennaio-agosto 2024 sono stati denunciati circa 387mila infortuni sul lavoro con un incremento dello 0,9% rispetto ai 383mila dello stesso periodo del 2023. I morti sono stati 680 in crescita del 3,5% rispetto agli otto mesi dell’anno scorso, quando ne erano stati registrati 657. Quanto alle malattie professionali, il numero delle denunce (circa 59mila) è aumentato del 21,3% (più di 10mila casi) rispetto ai primi otto mesi del 2023.
“L’insicurezza sul lavoro ha segnato la mia vita, da quando a soli 5 anni ho perso mio padre a causa di un incidente sul lavoro. Io stesso ho rischiato la vita, rimanendo gravemente invalido a causa di un incidente all’Ilva. – ha detto il presidente nazionale dell’Anmil, Emidio Deandri – Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico, ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, dovrebbe invece rappresentare una priorità”.
Giornata vittime del lavoro, Mattarella: “Rispettare la vita”
Le più alte cariche dello Stato hanno inviato un messaggio in occasione della Giornata, a partire dal presidente Mattarella. “Ogni vita persa, ogni vita compromessa chiama un impegno corale per prevenire ulteriori perdite della salute e della dignità di chi lavora. La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana. – ha affermato il capo dello Stato – Garantire condizioni di lavoro significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona, perché il lavoro è luogo di crescita e realizzazione personale e non può costituire un rischio per la propria incolumità”.
La Ministra del Lavoro Marina Calderone, invece, ha ricordato l’introduzione della patente a crediti nell’edilizia. In nemmeno 15 giorni dalla partenza dell’attività di autocertificazione, già 400mila aziende l’hanno richiesta. “Un messaggio chiaro: è finito il tempo dei furbetti. – ha commentato Calderone – Intervenire sulla sicurezza sul Lavoro non significa fare la conta dei morti, ogni vita umana persa sul Lavoro è una sconfitta della società, è un punto di attenzione massima sul fatto che non abbiamo fatto abbastanza”.