AGCOM aspetta il via libera dell’Europa per approvare la scelta di rendere accessibili siti web per adulti solo a maggiorenni.
La stretta sul web era predicata da molte parti sociali e istituzionali ormai da tempo per l’accesso impossibile da controllare di minori anche molto piccoli.
Fino a oggi vedere foto o video per adulti, entrare in siti per scommettere e giocare d’azzardo era totalmente accessibile anche per ragazzi di 13 anni, oggi però sta per cambiare tutto. Se prima bastava dichiarare di essere maggiorenni con un click, l’idea è quella di rendere l’accesso legato allo Spid e dunque a un’identità digitale che non possiamo di certo falsificare.
Già nella seduta del 24 settembre scorso l‘Autorità aveva approvato lo schema di regolamento che va a disciplinare le modalità tecniche e di processo per andare ad accertare l’età attraverso un processo noto come “age verification”. Con questo si è stabilito come gli utenti minori di 18 anni abbiano una necessità di controllo maggiore rispetto agli altri, iniziando a costruire un strada per impedire loro di trovarsi al centro di situazioni potenzialmente pericolose.
L’Autorità Garante delle comunicazioni ha fissato le modalità di verifica dell’età, con la commissaria Laura Aria che ha specificato: “Ora attendiamo solo il via libera dall’Europa, in un paio di mesi; nel caso poi partirà un tavolo tecnico e mi aspetto che entro il 2025 avremo questo nuovo sistema“. L’obiettivo è quello di attuare una legge nazionale che si riferisca ai siti per adulti, trovando conferma nel regolamento Digital services act per tutelare i minori.
Siti web per adulti e Spid per vietarli ai minori e non solo
In Italia si è deciso di andare oltre sui siti web per adulti e oltre a quelli a luci rosse si sta valutando la possibilità di oscurare, tramite lo strumento dello Spid, il gioco d’azzardo e anche le scommesse. Attacco anche ai social network dove verrà messa al bando violenza, odio e discriminazione oltre a un lavoro preciso su danni alla salute come incitamento ad anoressia e bulimia.
AgCom ha dato, per ora, solamente i principi generali, ma saranno diversi gli strumenti sviluppati per la verifica dell’identità attraverso software dedicati rispettando comunque anche alcuni criteri fondamentali di sicurezza e privacy. AgCom, intanto ha già consultato varie associazioni dei consumatori e da anni sta dialogando con il Governo che nel 2023 si è già detto favorevole.
Fondamentale sarà l’apporto dell’algoritmo che dovrà essere tarato per scovare i minorenni che cercano di farsi passare per maggiori di 18 anni sfruttando dunque anche l’Intelligenza Artificiale. Tra i soggetti in azione ci sono anche colossi come Big Tech e Meta in primis, partendo dalla spinta che arriva dal Governo degli Stati Uniti d’America.
Va specificato che questo processo non nasce con la precisa idea di andare a bloccare la fascia più vicina ai 18 anni. Molto spesso ci sono anche bambini di 10-12 anni esposti a dei contenuti non adatti alla loro età e che mettono in difficoltà nella gestione delle giornate anche i genitori visto che ormai la tecnologia è diventata anche per i più piccoli quotidianità.