Il Covid torna a colpire e lo fa attraverso la variante Xec. Quali sono i nuovi sintomi da tenere sott’occhio. Ci dovremo vaccinare?
Andiamo a scoprire tutto sulla nuova forma con il quale si manifesta il Coronavirus anche in Italia.
A quattro anni dallo scoppio della pandemia, continua a far parlare di se il virus arrivato dalla Cina che ha portato a una lunga serie di problemi. Nonostante si sia affievolito rispetto al passato, e non ci sia più il rischio di altri lockdown, non bisogna assolutamente abbassare la guardia e cercare di mantenere l’attenzione a ciò che facciamo e a eventuali sintomi da monitorare.
Questo perché nel corso del tempo il virus è mutato e con questo anche i sintomi. Si continua a parlare di vaccini anche in questo caso soprattutto per le categorie più fragili. Andiamo dunque a scoprire qualcosa più da vicino su una situazione che rimane in bilico e che coinvolge tutti, anche se gli esperti non creano allarmismi anzi sono piuttosto positivi sebbene forniscono alcuni suggerimenti su come evitare il contagio.
Covid e variante Xec: cosa c’è da sapere?
La variante Xec del Covid è stata segnalata per la prima volta a Berlino lo scorso giugno come sottovariante del Coronavirus. Si tratta di un ibrido tra altre due varianti Omicron e soprattutto ha un’altissima trasmissibilità tra gli umani e dunque può generare rapidamente dei focolai.
I sintomi sono febbre, dolori muscolari, grande stanchezza, tosse e mal di gola, il tutto in forma lieve ma da non sottovalutare per le fasce più deboli. Quello che preoccupa di più, come già detto, è la sua viralità che potrebbe portare a ulteriori variazioni e non sappiamo in che modo possa mutare il virus ancora.
Il picco è previsto proprio per Natale e quindi la raccomandazione è quella di vaccinarsi adesso e di farlo con una doppia somministrazione in un’unica seduta con quello per il Covid e uno per il virus stagionale. In alcune regioni italiane è già partita la campagna di prevenzione e sensibilizzazione in merito alla patologia.
Roberta Siliquini, presidente della Società italiana d’igiene (Siti), ha specificato come riportato da RaiNews.it: “La vaccinazione è il metodo più sicuro ed efficace per prevenire l’influenza o la sintomatologia più grave a essa correlata oltre alla protezione personale, aiuta a ridurre la pressione sui pronto soccorso e sui reparti ospedalieri, abbassando così i costi sanitari e migliorando la produttività tramite riduzione dell’assenteismo sia a scuola che sul lavoro”.
In conclusione non si devono fare inutili allarmismi, ma appare necessario fare attenzione e cercare di tutelare le fasce più deboli tra cui bambini, anziani e persone con patologie pregresse.