Lea Pericoli è morta, il mondo del tennis ha perso la sua “Signora” ed è sconvolto. Età, tumori, vita privata, premi, tutto su di lei.
Signora in campo, maestra di eleganza nella vita. È stata una delle prime donne a parlare di tennis sui media, ed è stata una vera campionessa dei record, con 27 titoli all’attivo.
Classe e stile hanno caratterizzato tutta la sua vita. Nei tornei del Grand Slam ha raggiunto quattro volte gli ottavi al Ronald Garros e tre sull’erba di Wimbledon. È stata la prima in Italia per 14 anni tra il 1959 e il 1976, record assoluta, e quattro volte numero 2.
Lea Pericoli ha giocato 29 volte in Nazionale, con un record di otto vittorie in singolare e sei in doppio. La sua avventura nel mondo del tennis è cominciata ad Addis Abeba, dove il padre si era trasferito dopo la guerra in Etiopia. Da bambina si è avvicinata a questo sport proprio a lui.
La campionessa del tennis è stata denominata la Signora in questo sport. Dopo Addis Abeba è andata a studiare in Kenya, poi in giro per il mondo. Ma è stato in vacanza in Versiglia che ha avuto la rivelazione della vita: l’amore per il tennis non poteva restare una passione. Doveva diventare il suo lavoro. E da qui ha avuto inizio la sua carriera.
Lea Pericoli, le sue passioni oltre il tennis
“Chi cerca di diventare un campione combatte una guerra continua”, ha dichiarato una volta. Il tennis è “uno sport molto educativo che mi ha insegnato molto”. Lea Pericoli nella sua vita ha sconfitto due tumori, uno all’utero nel 1973 e un altro al seno nel 2012.
La sua esperienza con il cancro l’ha avvicinata al mondo della sensibilizzazione sul tema. Umberto Veronesi l’ha coinvolta nel ruolo di testimonial nella lotta contro il male del secolo.