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Caos treni Roma, Salvini: “È colpa di un chiodo”. Bonelli (AVS): “Si dimetta con i vertici di RFI”

Dopo il caos dei treni a Roma, sospeso il contratto tra TFI e la ditta ritenuta responsabile del guasto. Salvini: “È colpa di un chiodo”.

Il danno è stato causato da un errore umano: per la precisione un chiodo puntato nel punto sbagliato, che ha guastato un cavo a terra. Lo sbaglio ha avuto conseguenze sulla circolazione dei treni non solo alle stazioni di Roma Tiburtina e Termini, ma anche in altre città italiane. Corse partite in ritardo o mai partite: è stata una giornata nera per i viaggiatori.

Caos trasporti Roma (Ansa Foto) – newnotizie.it

Per questa ragione, è stata sospesa qualsiasi attività tra la Rete Ferroviaria Italiana e la ditta intervenuta sulla tratta Parco Prenestino – Roma Termini. La firma è avvenuta ieri sera, dopo le necessarie verifiche, e lo fa sapere il Mit.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini aveva espresso fin da subito la volontà di avviare accertamenti. Il caso è diventato politico e le opposizioni hanno chiesto al leader della Lega e ai vertici di RFI di dimettersi.

Oltre 100 treni cancellati e ritardi fino a quattro ore per l’ennesimo guasto sulla rete ferroviaria italiana. Salvini, il peggio ministro dei Trasporti della storia della Repubblica, dà la colpa del blocco ferroviario a un chiodo”. A parlare è Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare Avs. “Quanti chiodi bloccano il trasporto nel nostro Paese, considerato che ogni settimana ci sono guasti, ritardi e cancellazioni dei treni?”. 

Bonelli: “Trasporto abbandonato”

Bonelli attribuisce la “colpa” dei disservizi di ieri a errori politici: “Il nostro trasporto è stato abbandonato, mentre questo governo con Salvini ha destinato 14 miliardi di euro per fare il ponte sullo Stretto di Messina, riducendo drasticamente il fondo nazionale sul trasporto pubblico. Salvini, impegnato a tutto specialmente sui social tranne che a fare il ministro, dovrebbe dimettersi, e con lui i vertici di RFI”. 

E mentre le opposizioni invocano le dimissioni, interviene anche l’ad di RFI Giampiero Strisciuglio. In un’intervista al Corriere della Sera si è scusato per i disagi della giornata di ieri e ha spiegato cosa è accaduto: “C’è stato un guasto a una cabina elettrica che alimenta gli impianti di circolazione all’interno del nodo di Roma, tutto è capitato intorno alle 6.30 del mattino, rendendo impossibile l’utilizzo degli impianti delle stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina”. 

Strisciuglio ha aggiunto che il guasto è stato provocato da “alcuni lavori notturni effettuati da un’azienda esterna al gruppo Ferrovie”.  “Un’attività svolta in modo non corretto, che ha danneggiato un cavo e compromesso il funzionamento dell’alimentazione elettrica di una cabina”.

A quel punto la cabina ha cominciato a funzionare male e “anziché intervenire il sistema di alimentazione alternativo è scattata la messa in sicurezza dell’operatività, scollegando tutto”. Insomma, una serie di malfunzionamenti. “Noi ci siamo attivati con tutte le verifiche, ma il primo responso attribuisce in maniera chiara la responsabilità al danno sul cavo come causa principale dell’interruzione del servizio”. 

Strisciuglio ha parlato di errore raro. “La riparazione è ancora in corso, ma in un paio di ore abbiamo rimesso in funzionale il sistema di backup”.

Dalle opposizioni arriva anche la voce di Matteo Renzi nella sua enews: “Uno dice: stai a vedere che dopo l’estate terribile delle ferrovie, Salvini adesso si assume le sue responsabilità e si dimette. Macché. Il capitano leghista, tra una visita a Orbán e un attacco a Italia Viva, rientra sulla scena e individua subito il colpevole. Ha detto testualmente: è colpa di un chiodo. Un chiodo blocca l’Italia?”.

Sulla stessa posizione è anche l’Usb, che in un comunicato scrive: “L’unico chiodo pericoloso che vediamo in giro è quello per le grandi opere con il quale Salvini sta martellando l’opinione pubblica italiana, sulle quali è pronto a investire risorse che evidentemente dovrebbero essere indirizzate verso i reali bisogni dei viaggiatori italiani e dei lavoratori delle ferrovie, sfiancati questi ultimi da una crisi organizzativa di cui il management di RFI e dello stesso gruppo FSI dovrebbe essere chiamato a rispondere”. 

Giovanna Sorrentino: Sono nata in provincia di Napoli due giorni prima di Natale. Da sempre mi accompagna la voglia di ascoltare, osservare e raccontare. Ho intrapreso il mio percorso giornalistico fin da giovane occupandomi di cronaca per alcune testate locali, poi è arrivato Il Mattino. Sono laureata in Scienze della Comunicazione, ho vissuto a Cardiff e a Milano. Ho collaborato con alcuni settimanali nazionali, occupandomi di cronaca e attualità. Per notizie.com racconto la cronaca e la politica attraverso le voci dei protagonisti. Sono idealista. E questo è ciò che mi spinge a fare del mio meglio, sempre.
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