Maria Campai, convalidato l’arresto del 17enne: tutta la storia

Convalidato l’arresto del diciassettenne di Viadana accusato di aver ucciso Maria Campai. Il punto sulle indagini.

Il giovane, accusato di omicidio premeditato, questa mattina ha risposto alle domande dell’interrogatorio di garanzia al Tribunale dei Minori di Brescia. Avrebbe ucciso la quarantaduenne in un garage e poi ne avrebbe nascosto il cadavere nel giardino di una villetta disabitata adiacente.

Maria Campai, convalidato l'arresto del 17enne: tutta la storia
Maria Campai, convalidato l’arresto del 17enne: tutta la storia (Ansa Foto) – newnotizie.it

L’adolescente, difeso dall’avvocato Paolo Antonini, non avrebbe mai pronunciato la frase: “Ho ucciso per vedere come si prova”. I carabinieri hanno smentito queste parole e i familiari sono usciti dal Tribunale di Brescia scortati: non hanno rilasciato dichiarazioni “perché il clamore mediatico ha già fatto male alle indagini e al ragazzo”, ha spiegato il legale. Il 17enne è stato portato all’Istituto Beccaria di Milano.

Dalle indagini in corso starebbe emergendo una figura completamente diversa rispetto a quella che tutti conoscevano. Il bravo ragazzo educato che in palestra aiutava le persone a fare gli esercizi, salutava tutti per strada e che andava bene a scuola, potrebbe essere ribaltata da una presunta doppia personalità. I carabinieri infatti, avrebbero scoperto che frequentava siti di arti marziali in cui si spiegava come uccidere una persona a mani nude.

Lo stesso sarebbe emerso anche dalle ricerche su internet, mentre sui social l’adolescente avrebbe dimostrato ammirazione nei confronti di Filippo Turetta, che ha ucciso Giulia Cecchettin a novembre dello scorso anno.

Omicidio Maria Campai: il punto sulle indagini

Insomma, sembra che nella vita di questo ragazzo ci sia molto da scavare. Nei sette giorni in cui erano in corso le ricerche di Maria Campai, avrebbe condotto la vita normalmente, andando a scuola e in palestra. A casa stava insieme con la famiglia.

Gli investigatori stanno ancora cercando il cellulare della vittima, sul quale la donna avrebbe ricevuto le coordinate del luogo dell’incontro dopo essersi conosciuti online. Maria era arrivata a Viadana la sera del 19 settembre insieme con la sorella Roxana, che alla Gazzetta di Modena ha spiegato: “Si è allontanata con lui e mi ha detto che mi avrebbe richiamato”. 

Ma non si sono più sentite. Così, preoccupata, Roxana in giorno dopo ha denunciato ai carabinieri di Viadana la scomparsa della sorella. Stando alle prime ricostruzioni, la vittima e il diciassettenne si sarebbero incontrati e per qualche ragione (non si sa ancora quale) lui l’avrebbe colpita alla testa uccidendola.

Ingresso del Tribunale dei Minori di Brescia durante l'interrogatorio di garanzia che avrebbe ucciso Maria Campai
Ingresso del Tribunale dei Minori di Brescia durante l’interrogatorio di garanzia che avrebbe ucciso Maria Campai (Ansa Foto) – newnotizie.it

Dopodiché avrebbe spostato il cadavere nel giardino della villetta abbandonata situata nei pressi del garage. Maria Campai viveva a Parma insieme con la sorella dopo essersi separata dal marito.

Se è stato mio figlio mi spiace per la vittima e chi ha sbagliato pagherà”. Queste le parole del padre del 17enne al Tg3. “Bisogna aspettare che le indagini siano fatte precise”. Il genitore parla di un “ragazzo tranquillo, non so nemmeno io cosa gli è preso”. 

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