La situazione in tutta Italia rischia di diventare incandescente in vista del 7 ottobre, giorno del primo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele.
La Questura di Roma ha deciso di vietare le manifestazioni pro Palestina in programma il 5 ottobre e nei prossimi giorni resta alta l’attenzione e l’impegno per evitare che la violenza prenda piede nelle piazze.
“Ho letto che qualcuno in barba al divieto pensa di manifestare”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Vedremo”, ha aggiunto, spiegando anche che nei prossimi giorni le forze dell’ordine e le istituzioni preposte lavoreranno per garantire la sicurezza di tutti i cittadini: “Esiste una posizione di principio e una operativa”.
Intanto monta la polemica sulla decisione della Questura capitolina di vietare le manifestazioni del 7 ottobre: “Noi non vietiamo quasi mai le manifestazioni, difendiamo il diritto costituzionale di manifestazione del pensiero”. Il punto è, spiega Piantedosi, che la manifestata intenzione di bollare quel giorno come “l’esaltazione di un eccidio”, ha portato a impedire le proteste.
Cortei pro Palestina 7 ottobre: il cartello per Liliana Segre
Come scritto, l’attenzione resterà comunque alta: “Le notizie che arrivano da quel fronte, anche libanese, non sono rassicuranti”, aggiunge il capo del Viminale. E potrebbero ripercuotersi nelle piazze.
La tensione sale anche a Milano, dove durante un corteo pro Palestina è stato esposto un cartello che definiva la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, “agente sionista”. Le condanne all’accaduto non hanno avuto bandiere politiche e da tutti i partiti è arrivata la solidarietà nei suoi confronti.
Dopo questo episodio le istituzioni hanno rafforzato le misure di sicurezza nella zona del ghetto ebraico anche a Roma. Ma non è l’unico degli ultimi giorni. All’ingresso della scuola primaria Pirelli di via Goffredo da Bussero, a Milano, è apparsa la scritta “israeliani nazisti”.
La denuncia è arrivata direttamente dal consigliere comunale ed esponente della Comunità ebraica nella capitale meneghina, Daniele Nahum. La scuola è frequentata da moltissimi bambini dei quartieri Bicocca, Nguarda e dintorni.