Pagamenti digitali, è boom in Italia: superati i 206 miliardi di euro nel primo semestre 2023

Il primo semestre del 2023 si è fatto notare per un fenomeno di particolare rilievo: l’espansione senza precedenti dei pagamenti digitali. Grazie ad un tasso di crescita del 13%, il volume complessivo di queste transazioni ha raggiunto una cifra superiore ai 206 miliardi di euro. Questi dati, emersi dall’analisi svolta dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentano uno spaccato piuttosto chiaro in merito all’apprezzamento dei pagamenti digitali da parte degli italiani.

I dati relativi al boom dei pagamenti digitali

Il dettaglio delle transazioni finanziarie digitali nel corso di questo periodo evidenzia un incremento del 17,6% nel numero totale di operazioni, che hanno raggiunto un volume di 4,5 miliardi. Nonostante ciò, si registra una leggera contrazione dello scontrino medio, sceso a 45,7 euro rispetto ai 47,5 euro del periodo precedente. Questo dato suggerisce un utilizzo maggiore dei pagamenti digitali anche per gli acquisti di valore inferiore, il che dimostra una fiducia crescente verso queste modalità di pagamento da parte dei consumatori.

Il territorio italiano vanta oltre 3 milioni di POS (Point of Sale), con una densità di un dispositivo ogni 20.000 abitanti. Ciò dimostra alcuni fatti. Per prima cosa, come indica anche questo articolo di Nexi, il pagamento POS produce dei vantaggi notevoli per gli esercenti. In secondo luogo, per via del forte apprezzamento da parte dei consumatori, l’utilizzo dei Point of Sale ha contribuito al successo dei pagamenti digitali su scala nazionale. In particolare, sono arrivati a quota 100 miliardi di euro nel primo semestre 2023, con una penetrazione superiore al 70%.

L’innovazione tecnologica, inoltre, ha permesso un’evoluzione dei POS tradizionali, rendendoli dei dispositivi sempre più versatili e in linea con le nuove esigenze dei consumatori e dei commercianti. Una resilienza che, anno dopo anno, consente ai POS di integrare un numero sempre maggiore di servizi, come nel caso delle multiutenze e dell’invio dei link per il pagamento. Per non parlare poi dei software integrati per la gestione dei business, ottimi per monitorare le attività e molto altro ancora.

Gli altri numeri sui pagamenti digitali

L’analisi del Polimi ha registrato anche una leggera decelerazione nel ritmo di crescita dei pagamenti contactless rispetto agli anni precedenti, ma si tratta in realtà di un fenomeno che denota la maturazione del settore. Secondo Ivano Asaro, esperto dell’Osservatorio Digital Innovation, la fase di rapido sviluppo iniziale ora ha lasciato il posto ad una fase di consolidamento, in cui l’incremento si stabilizza pur mantenendosi su numeri molto positivi.

La proiezione per la fine dell’anno vede il valore complessivo dei pagamenti digitali oscillare tra i 425 e i 440 miliardi di euro, cifra che testimonia la solidità e la dinamicità di questo settore. Sebbene si registri un rallentamento rispetto alla fase acuta della pandemia, il tasso di crescita annuo si è comunque attestato al 10,5%, confermando una tendenza al rialzo duratura e strutturale.

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