Le città del presente si stanno modificando, avviando un lento ma graduale cambiamento verso quelle che oggi vengono definite le città del futuro. Da un lato la popolazione cresce, dall’altro l’urbanizzazione accelera e nuove forme di mobilità si fanno avanti per un’evoluzione che richiede infrastrutture diverse, rinnovate e che possano mettere da parte quelli che sono i problemi odierni, di ordine pratico, economico ed ecologico.
Ecco perché, per ottenere questi risultati, sono necessari nuovi modelli che consentono di ripensare il modo in cui le strade vengono progettate e costruite, ma anche amministrate, affidandosi alle nuove tecnologie e a innovativi dispositivi e strumenti che consentono una gestione infrastrutture stradali più evoluta e un utilizzo più dinamico dello spazio.
Il monitoraggio strutturale, dunque, si evolve, diventa costante ma anche più facile e immediato, per avere dei feedback, positivi o negativi che siano, in tempo reale. Vediamo come questo è possibile.
Gestione delle infrastrutture stradali: come avviene oggi
Grazie all’ingegneria digitale più evoluta, il monitoraggio e la gestione delle infrastrutture oggi, diventa più semplice ed efficiente. Come? Attraverso l’utilizzo di un insieme di sistemi che consentono controlli e ispezioni continui restituendo un quadro completo sulle informazioni ma anche sui processi inerenti alle principali opere stradali: dai ponti ai viadotti, dai cavalcavia alle gallerie.
Tutto è a portata di click, in un unico apparato, per un controllo continuo che parte dalla messa in opera fino alla dismissione di una struttura. I test sui lavori vengono fatti con accuratezza e in maniera continua e questo consente di avere una governance e una verifica sui dati generati dagli asset, per un’ottimizzazione dei processi di ispezione e manutenzione a vantaggio, soprattutto, della sicurezza dei driver in viaggio.
Gli strumenti messi in campo
Per fare tutto questo quali strumenti vengono usati? Innanzitutto, un’unica piattaforma, ovvero uno strumento di asset management evoluto che viene applicato sia per il monitoraggio delle infrastrutture autostradali che per le arterie che vengono gestite dalla pubblica amministrazione locale. Tutto questo è possibile grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, dell’IoT e del digital twin per ispezioni che vengono condotte da remoto ma che risultano accurate così da fornire un’analisi precisa in grado di identificare eventuali difetti associati ai componenti dell’infrastruttura.
Anche la pavimentazione stradale viene monitorata per capire quali sono le condizioni del manto e ottimizzare gli interventi di manutenzione necessari. Come? Anche in questo caso entra in gioco la tecnologia tramite uno strumento di asset management. Grazie a dei sensori, è possibile capire quali sono al momento i parametri della pavimentazione e quindi avere indicazioni sulla vita utile del manto e quale sia l’attività di manutenzione più adeguata da eseguire per il rispetto di precisi standard qualitativi.
Un processo, dunque, che non lascia indietro nessun aspetto e che ottimizza il lavoro, rendendolo da un lato più preciso e con meno falle e dall’altro veloce, preciso e puntuale.