Re Carlo e la Regina Camilla nella bufera mediatica: sono stati accusati di censura: “Hanno posto un veto all’immagini dell’incoronazione”.
La famiglia reale inglese finisce di nuovo al centro dell’eco mediatico internazionale. Re Carlo e la regina Camilla, reduci dalla recente visita di stato in Francia, hanno ricevuto pesante accusi dai media. Accuse che se fossero confermate sarebbero molto più gravi di quelle denunciate da Harry e Meghan e che porrebbe la credibilità della royal family in bilico. I filmati dell’incoronazione di Re Carlo sono stati messi sotto accusa, a quanto pare avrebbero subito una manipolazione con conseguente censura.
Gli addetti alla comunicazione del palazzo reale, su indicazione del sovrano e consorte, avrebbe stretto un accordo con la BBC, emittente che ha avuto l’esclusiva per trasmettere la comunicazione. A quanto pare le immagini sarebbero state filtrare dal palazzo che avrebbe posto un veto a tutto ciò che poteva non far apparire il neo reale perfetto. Una sorta di censura che porrebbe sotto esame l’esercizio d’una delle libertà consolidate, come quella di stampa e espressione, degli stati civili da millenni.
A rivelare la notizia bomba il Guardian che ha raccolto le dichiarazioni rese da John Ryley, ex capo di Sky News, dimessosi lo scorso Maggio dopo 17 anni di lavoro. L’ex manager ha riferito in un discorso allo Steve Hewlett Memorial Lecture che tra la nota emittente e i reali sarebbero incorso degli accordi che pongono alcune restrizioni alla diffusione delle immagini riferite alla famiglia reale: “Gli addetti reali alla comunicazione avevano l’opportunità di censurare qualunque immagine dell’incoronazione prima che potesse essere riprodotta…e gli addetti reali alla comunicazione hanno imposto quali clip potessero essere mostrate nei programmi futuri, in quello che hanno chiamato, con una frase orwelliana, un montaggio perpetuo”.
La comunicazione della Royal Family: un vero potere
Ryley non ha avuto nessun problema ad ammettere che la comunicazione della Royal Family esercita un vero e proprio potere sulla stampa. Se si ovvia ad alcuni protocolli i giornalisti possono anche subire pesanti pressioni: “Forse già sapete, o forse no, che gli addetti alla comunicazione dei palazzi reali perdono la testa quando un giornalista di un’emittente si presenta direttamente a un membro della royal family. Possono seguire immediatamente email sprezzanti, chiamate e anche convocazioni dal direttore del notiziario. Ho sperimentato questo trattamento”.
Ovviamente il divieto d’avvicinare i membri della famiglia reale senza autorizzazione può essere interpretato in diversi modi, alcuni legittimi e a tutela della corte. E’ poi opportuno ricordare che in più occasioni Camilla si è schierata contro la censura, il che nega che possa aver posto dei limiti alla libertà di stampa: “Vi prego, rimanete fedeli alla vostra vocazione, non lasciatevi ostacolare da coloro che vogliono frenare la vostra libertà d’espressione o porre limiti alla vostra immaginazione.”