Secondo un’epidemiologa nel prossimo futuro i gruppi terroristici potrebbero diffondere virus servendosi di droni insetti.
Il mondo sembra aver superato il periodo più duro della pandemia di Covid-19, ma resta sempre la paura per la possibile insorgenza di nuove varianti o di altri virus potenzialmente anche più letali del SARS-CoV-2. In questi ultimi anni il Covid-19 ha rappresentato senza dubbio la principale minaccia per la popolazione umana, tanto da riuscire a far dimenticare anche il pericolo terrorismo che negli anni precedenti aveva terrorizzato soprattutto l’Europa con attacchi brutali in diverse città.
Ma il terrorismo non è affatto sparito con la pandemia e l’impressione è che invece i vari gruppi si stiano riorganizzando per tornare a colpire in maniera ancora più efferata. Se fino ad ora abbiamo visto i terroristi in azione con esplosivi, veicoli a tutta velocità per le strade, fucili di precisione e pugnali, stando a quanto riportato dal Sun nel prossimo futuro potremmo assistere ad una vera e proprio guerra biologica lanciata dai fautori del terrore.
Droni insetti carichi di virus: lo scenario è terrorizzante
I terroristi, infatti, potrebbero riuscire ad acquisire “mezzi straordinari” per lanciare una guerra biologica con “droni insetti” carichi di virus. E’ quanto affermato da Raina MacIntyre, epidemiologa e professoressa di biosicurezza globale presso l’Università del New South Wales. L’epidemiologa fa notare che mentre la biotecnologia sta avanzando a grandissima velocità, anche la “biologia fai-da-te” è esplosa nell’ultimo decennio. Qualsiasi organismo può ora essere creato in un laboratorio interamente da zero, aprendo scenari a dir poco agghiaccianti.
Per farla breve, chiunque potrebbe creare armi biologiche all’avanguardia, compresi i gruppi terroristici. Secondo Raina MacIntyre i terroristi potrebbero realizzare degli spaventosi eserciti di “insetti droni”, con lo scopo di infettare il mondo intero. “Qualsiasi organismo può essere creato da zero in laboratorio. E’ possibile acquistare un kit “lab-in-a-box” online e ci sono ormai laboratori di biologia fai-da-te in tutto il mondo, in ogni grande città – fa sapere l’esperta – E’ del tutto possibile gestire un laboratorio clandestino senza che nessuno lo sappia. Dovremmo preoccuparcene”.
MacIntyre ha poi parlato anche della stampa 3D all’avanguardia, che consente agli scienziati di replicare organi, come ad esempio un intero cuore con tessuto umano.Tuttavia, i gruppi terroristi (così come gli Stati) potrebbero approfittare di questa tecnologia per testare terribili armi biologiche su cellule umane stampate in 3D, come emerso anche in un report del Middlebury Institute of International Studies di Monterey nel 2019.
L’esperta critica la sicurezza: “Mentalità da guerra fredda”
Anche mosche domestiche, zecche, zanzare e persino bruchi potrebbero essere usati come armi, secondo diversi esperti. Questi insetti potrebbero essere iniettati con virus geneticamente modificati e tramite dei droni telecomandati potrebbero diffondersi su aree molto vaste, in modo tale da diffondere l’agente patogeno.
Una minaccia serissima, ma secondo l’epidemiologa le agenzie di intelligence hanno ancora “una mentalità da guerra fredda” e appaiono almeno un decennio indietro rispetto ai progressi nella biosicurezza.
“Il tipo di armi che possono essere create oggi sono completamente diverse da quelle del periodo della Guerra Fredda”, dice l’epidemiologa, ribadendo che un attacco con armi biologiche potrebbe scatenare scenari simili alla pandemia di Covid-19.