Attenzione alle lire che hai a casa, queste monete in realtà sono rare possono valere tantissimi soldi! Non ti resta che controllarle!
Non è la prima volte che ci occupiamo di lire e del loro valore simbolico che incontra, interseca e incrocia anche quello economico. Nello specifico, alcune monete col passare del tempo acquisiscono un valore maggiore rispetto a quello che avevano durante la loro coniatura prima e circolo dopo. E così molti italiani, senza saperlo, si ritrovano con un vero e proprio tesoretto in casa che può valere una piccola fortuna di tutto rispetto.
Insomma, anche se non si è appassionati di numismatica, è sempre bene controllare sistematicamente quali banconote o monete del vecchio conio stanno prendendo la polvere in qualche scatolina nascosta e ormai dimenticata. Tuttavia, non tutte le vecchie monete di base acquisiscono un valore superiore alla media. Ci sono delle eccezioni da tenere in considerazione, le stesse che conferiscono alle vecchie lire un prezzo anche importante.
Ecco perché, tra i vari aspetti, non si devono mai sottovalutare, ad esempio, l’anno di coniazione delle monete, un errore avvenuto durante il conio o ancora le cosiddette “monete di prova”. Si tratta, infatti, di “edizioni speciali e uniche”, nel senso che prima di immettere la nuova banconota o moneta in circolazione, venivano fatte, per l’appunto, alcune prove e magari la versione finale differiva dalla prima bozza che oggi però può valere una fortuna.
Tutte le lire “fortunate”
Sono diverse le lire che potremmo dire “fortunate” proprio perché, a distanza anche di tantissimi anni, oggi possono farti guadagnare una piccola ma consistente fortuna. Oggi, però, ci occuperemo solo di una delle monete finite nel mirino dei collezionisti. Si tratta delle 500 lire Caravelle del 1957, ma non la sua versione finale, bensì quella di prova che può arrivare a valere ben 12mila euro. Attenzione però: il suo stato di conservazione è fondamentale per determinare il suo valore finale.
Nel 1957, la Zecca di Stato italiana ha coniato delle 500 lire denominate le “Caravelle”. Prima, però, venne realizzata una versione di prova mai messa in circolazione da rilasciare a esponenti di spicco dell’epoca e ai parlamentari della Repubblica. Si tratta di una delle versioni di prova più famose in assoluto. In queste monete infatti le caravelle hanno le punte delle bandiere orientate verso poppa, a differenza di quelle “ufficiali” verso prua. Ma non solo. Anche le croci sulle vele e l’altezza dell’albero di mezzana sono diverse e tanto è bastato per rendere questi 2.200 pezzi unici nel loro genere, tanto da finire nel catalogo delle monete rarissime.
Come dicevamo prima, però, molto dipende dallo stato di conservazione. Se le 500 lire, infatti, sono praticamente intatte, da fior di conio per intenderci, allora il valore è anche di 12mila euro al pezzo che scende nel caso in cui la moneta sia stata più soggetta all’usura del tempo. Si possono ottenere, infatti, anche 7.500 euro nel caso in cui la moneta abbia pochissime tracce di usura o ancora 5.000 euro se i particolari delle 500 lire sono ben definite. Il discorso cambia, invece, se la moneta dovesse essere fin troppo rovinata il valore è di poche decine di euro.