Un errore clamoroso che, ovviamente, è costato il posto di lavoro degli addetti alla progettazione, che non hanno tenuto conto di un “piccolissimo” dettaglio: le misure dei treni
Un errore da 276 milioni di euro e oltre quello che sta pagando la Spagna, che si trova a fare i conti con un progetto disastroso che farà andare di matto i contribuenti.
Come riportato da El Comercio, i servizi di trasporto spagnoli hanno commissionato la realizzazione di nuovi treni per efficientare i trasporti.
Fin qui tutto normale, direte voi, se non fosse che i treni sono troppo grandi e, dunque, non entrano nei tunnel.
Un caos che ha ovviamente generato una serie di conseguenze non indifferenti.
Clamoroso errore in Spagna: lo spreco di 276 milioni di euro fa infuriare i contribuenti
I servizi di trasporto, come riportato da Business Insider, si sono ritrovati a gestire questo enorme problema che ha causato una emorragia di danaro dei contribuenti.
La reazione immediata, ovviamente, è stata quella di licenziare due alti funzionari dei servizi di trasporto, responsabili di non aver controllato le misure dei progettisti che hanno fatto realizzare treni troppo grandi che non passano dai tunnel.
L’operatore ferroviario nazionale, RENFE, aveva richiesto la realizzazione dei treni nel 2020, appaltandola alla società produttrice di mezzi di trasporto CAF.
Trentuno, in totale, i mezzi di trasporto che erano stati commissionati, con l’obiettivo di sostituire quelli più vecchi nel Nord della Spagna e da utilizzare nella tratta che collega le regioni della Cantabria e delle Asturie.
Renfe tuttavia ci ha tenuto a specificare di aver dato misurazioni fornite da Adif, una società che produce binari ferroviari, che a sua volta si è discolpata affermando che le misurazioni fornite erano probabili, ma non del tutto esatte.
I problemi di comunicazione sono sorti molto probabilmente perché i tunnel nella regione sono stati realizzati nel 19° secolo, e non possono dunque ospitare treni di dimensioni standard recenti.
Come riportato dal quotidiano locale El Diario Montañés il presidente della regione della Cantabria, Miguel Angel Revilla, ha definito pubblicamente la situazione come un “indicibile pasticcio”.