Il caffè è costato più che caro alla famiglia che ha dovuto posticipare pure la vacanza già organizzata in Thailandia a causa del conto decisamente salato che ha dovuto pagare. Una volta arrivati alla cassa non potevano credere ai loro occhi.
Jesse O’Dell quando ha preso due caffè take away dall’auto da Starbucks il mese scorso non aveva minimamente idea di quello che gli sarebbe capitato da lì a poco. Il residente di Tulsa, in Oklahoma, infatti, ha pagato utilizzando una carta di credito e ha raccontato di aver selezionato l’opzione “senza mancia” sul sistema computerizzato della catena di caffè più famosa al mondo e di aver pagato quasi 12 dollari il 7 gennaio per un Iced Americano e un Caramel Frappuccino per sua moglie.
In realtà, gli è stata addebitata un’enorme mancia di quasi 5000 dollari di cui non ha saputo nulla fino a due giorni dopo, quando la carta di credito utilizzata per Starbucks è stata rifiutata mentre sua moglie faceva acquisti. Da quel momento, però, è iniziata una lotta di un mese per O’Dell per recuperare i suoi soldi. Dopo aver appreso della mastodontica tassa sul caffè, infatti, la moglie, Deedee O’Dell, ha chiamato subito la società della carta di credito per capire e poi sono andati allo Starbucks per contestare la mancia.
Inizialmente lo staff ha confessato di trattarsi di una “accusa legittima”. Così, Dopo aver parlato con più manager, a Jesse era stato assicurato che gli sarebbero stati spediti assegni per coprire la mancia. Ed effettivamente, due assegni sono arrivati a fine gennaio, ma sono stati respinti. Ma non solo. A causa del calvario che stavano vivendo per riavere indietro i loro soldi, gli O’Dell hanno dovuto persino cancellare un viaggio di famiglia già organizzato in Thailandia.
Niente Thailandia per uno Starbucks
Come dicevamo prima, Jesse O’Dell e sua moglie hanno annullato un viaggio di famiglia per visitare Chonburi, in Thailandia, paese di origine della donna e far conoscere così alle loro bambine le radici della mamma. Si trattava, insomma, di un viaggio davvero importante e sentito per tutta la famiglia, tuttavia come riportato dalla NBC, non se la sentivano di andare dall’altra parte del mondo non sapendo prima quando e se avrebbero rivisto i loro soldi.
Anche perché, il 36 enne si era convinto che la mancia fosse stata aggiunta apposta, tanto da denunciare Starbucks alla polizia per frode. Un portavoce della polizia di Tulsa ha dichiarato, però, che: “Gli investigatori della nostra unità per i crimini finanziari hanno indagato sul caso e hanno scoperto che la mancia è stata aggiunta per caso o per errore della macchina. Gli investigatori non hanno riscontrato alcun intento di frode da parte dei dipendenti che lavoravano in quel momento”.
Ma non solo. Come riportato sempre dalla NBC, il portavoce ha anche aggiunto: “Non stiamo più indagando sul caso perché riteniamo che Starbucks stia facendo uno sforzo in buona fede per rimborsare i clienti”. Ed effettivamente, così poi è stato. Gli assegni, infatti, sono stati emessi e incassati da Jesse lo scorso lunedì 6 febbraio. Tuttavia, lui e sua moglie non passeranno più da Starbucks per un caffè.