Saman Abbas, identificato il corpo della giovane: emergono dettagli agghiaccianti | Cosa succede ora?

I primi dettagli inerenti il ritrovamento del corpo avvalorano l’ipotesi dello strangolamento. Ma il problema rimarrà sul piano della condanna: avverrà mai l’estradizione dei genitori? Ecco quali sono gli step successivi

E’ arrivata la conferma che è di Saman Abbas il corpo senza vita ritrovato il 18 novembre 2022 a Novellara.

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Ad aiutare nell’identificazione un’anomalia dentaria, come chiarito dall’avvocato Barbara Iannuccelli, legale dell’associazione penelope che si costituirà come parte civile nel processo che inizierà a febbraio a carico dei cinque famigliari della 18enne.

Saman Abbas, il corpo ritrovato con l’osso del collo rotto

Come fa sapere la Iannuccelli, “L’osso ioide è fratturato nella parte sinistra e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post portem”.

L’ipotesi più plausibile nonché, al momento, la più accreditata, è che Saman quella tragica notte del 30 aprile 2021 sia stata strangolata a morte dalla famiglia che ha poi occultato il cadavere.

Ignote, tuttavia, le cause della morte, che potranno essere accertate solo a seguito di una serie di esami specifici che richiederanno maggiore tempo.

L’ipotesi dello strangolamento, infatti, dovrà essere avvalorata sia dall’autopsia che dalle indagini, che potrebbero tuttavia incontrare una serie di ostacoli nel loro risvolto pratico.

Cosa succede ora?

Come spiegato dalla Iannuccelli a Fanpage, il prossimo step è quello di fissare una nuova udienza “dalla Corte d’assise di Reggio Emilia perché è stata richiesta la nomina di altri consulenti, come il tossicologo e il genetista.

L’obiettivo, infatti, nonché lo step successivo “sarà quello di analizzare i vestiti di Saman per verificare se sia possibile rilevare su questi tracce di Dna anche di altri soggetti. A questo aspettiamo questa data in cui verranno nominati gli altri consulenti”.

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Il problema principale, come chiarito dalla legale, riguarda il fatto che vi è concretamente la possibilità che “l’estradizione dei genitori non avvenga mai”.

“Anzi” – prosegue ancora nell’intervista rilasciata a dicembre – “io penso che non vedremo mai i genitori di Saman in Italia”.

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Sulla madre, attualmente latitante per l’Italia, non vi è mandato di cattura in Pakistan, mentre per il padre si attende un estradizione che potrebbe comunque non avvenire mai.

Questo porterebbe, o meglio porterà, a un problema sull’esecuzione della sentenza di condanna che verrà emessa in Italia:

“Il processo ci sarà ma se arriverà una condanna e nel frattempo il Pakistan non avrà preso una decisione, rimettendolo in libertà, come faremo a trovarlo per eseguire questa sentenza? Quando ciò accadrà sarà un problema perché avremo giustizia sulla carta che non corrisponderà a una giustizia fattuale”, ha concluso Barbara Iannuccelli.

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